Duvan Zapata: dall’esclusione di Napoli alla consacrazione di Bergamo

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 Zapata avverte la dura esistenza del “reietto”, quell’emarginazione soffocante che nel 2015 scopre in un’estate torrida, vissuta da separato a casa, correndo «da solo e poi riscaldandomi con la squadra, perché non ero importante». Esce dal Napoli che Giuntoli e Sarri stanno costruendo e comincia un lungo viaggio, destinazione paradiso: due anni a Udine (diciannove reti complessive), uno alla Sampdoria (altri undici), prima di elevarsi a stellina dell’Atalanta dei miracoli, di sommare le ventotto reti della passata stagione con le quindici di quella attuale, di scoprire cosa sia l’ebbrezza d’uno status da top player che adesso viene valutato intorno ai sessanta milioni di euro o giù di lì. Fonte: CdS

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