A lui gli occhi: il Napoli pende dalla sue labbra e quindi ecco che ieri mattina, nell’allenamento a Castel Volturno, Gattuso ha fatto capire che teme questa euforia ancora dilagante nell’ambiente azzurro. Oggi riprende il campionato dopo 105 giorni ed è normale che i 12 punti che separano dal quarto posto sono una distanza siderale, in questo momento. Ma guai a non provarci: gestire questo post-Coppa Italia significa maturità, che è una delle cose che va cercando il tecnico dalla partita con il Verona. Un’altra cosa che vorrebbe è cominciare a vedere qualche trama di gioco differente.
Ma in questo caso, ci vuole un po’ più di pazienza perché di questi tempi, con questo caldo, difficile poter lavorare in maniera intensa sui calciatori. Stasera, per esempio, al Bentegodi, sono previsti 30 gradi al momento dei via. Quello che verrà, verrà, in termini di qualità e magari anche di possesso. Ma guai a deludere Gattuso in termini di impegno. O, peggio, mostrare un certo senso di appagamento. Lì, il tecnico calabrese, non perdonerebbe. E ha anche già avvisato i suoi: vanno bene le feste per la coppa conquistata, va bene il relax ma da stasera, con quella maglia azzurra addosso (stasera celebrativa, in onore del record di gol di Mertens), vietato fare brutte figure. In queste ore, intanto, la squadra si vedrà accreditata la mensilità contesa di marzo (contesa perché non si è giocato). Fonte: Il Mattino