Milik rispetto a Mertens è un centravanti più fisico ma anche lui si abbassa, dialoga con i compagni, partecipa al pressing e allo sviluppo della manovra. Un attaccante, quindi, funzionale al 4-3-3 di Gattuso. Un attaccante moderno e non classico da area di rigore. Capace di coprire più ruoli e che con la nazionale polacca è stato impiegato quasi sempre da seconda punta con Lewandowski centrale.
Dodici partite di campionato. Poi l’ottavo di ritorno di Champions con il Barcellona: ancora tante possibilità per Milik di migliorare lo score stagionale. L’anno scorso chiuse a quota 20 il suo record in maglia azzurra. C’è tempo per ripetersi, gli mancano otto gol. A Verona è in corsa per una maglia nello scontro attesissimo contro la formazione di Juirc che dopo il successo sul Cagliari si è avvicinata a un solo punto dagli azzurri. Fonte: Il Mattino