All’ Olimpico, domani sera, il Napoli si troverà di fronte la Juventus di Sarri. Zola conosce molto bene il tecnico ex Chelsea perchè per un anno è stato suo vice in Premier. Su di lui dice ai microfoni de Il Mattino:
È stato per un anno il vice di Sarri al Chelsea: stagione difficile, anche se conclusa con la qualificazione Champions e la vittoria dell’Europa League, perché ci furono polemiche intorno alla panchina. Sta accadendo lo stesso a Torino. Perché?
«Le aspettative sono molto alte alla Juve, un ambiente esigente dove vincere non è sufficiente. La squadra ha fatto bene, però si pretende un gioco d’attacco più fluido e una maggiore supremazia. Penso che sia una questione di tempo per Sarri».
In che senso?
«Il valore del lavoro di Maurizio emerge nel secondo anno perché cura molto, e in modo ripetitivo, i dettagli, dunque i tasselli devono essere rodati. Ha bisogno di fiducia e tempo».
Lei ha detto che al Chelsea c’erano calciatori come Hazard e Willian che si annoiavano per la ripetitività degli allenamenti di Sarri.
«Non tutti i calciatori interpretano allo stesso modo l’allenamento. Chi come Maradona, Careca, Hazard vince quasi da solo le partite è abituato a intenderlo in un certo modo: non vuole pensare troppo, ha voglia di divertirsi ed emozionarsi, quella è la ragione per cui gioca a calcio e lo ama. E posso capirlo perché anche a me piaceva avere molto la palla al piede. Altri calciatori, invece, hanno bisogno di quella ripetitività per migliorarsi e calarsi nell’organizzazione di squadra. Chi la pensa differentemente, talvolta si lamenta, però da Hazard e Willian avemmo un supporto straordinario in una fase delicata».