Il Mattino valuta i panchinari: nessuno over il minimo sindacale

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Così scrive il Mattino nella sua edizione odierna

Factory della Comunicazione

6 CALLEJON 
Prende il posto di Politano nella ripresa e come al solito è un continuo andare su e giù per il campo. L’apporto in fase difensiva è di qualità, come sempre. Perché lo spagnolo è uno che non fa mai calcoli quando c’è da sacrificarsi. Col suo ingresso la metamorfosi verso il 4-1-4-1 è completa.

6 FABIAN RUIZ
L’uomo che ha deciso l’andata parte dalla panchina ed entra con i ritmi calati perchè Gattuso è sicuro di poter sfruttare meglio il suo giro-palla. In realtà il passo del centrocampista, soprattutto nelle ripartenza è ancora arrugginito. Va a rilento e si vede ma quando c’è da alzare il muro lui c’è.

6 MILIK 
Terminale di una squadra che fatica a uscire dall’angolo ma quando la palla arriva sui suoi peidi difficile che non faccia la cosa giusta. Non ha la corsa del belga, ma si piazza davanti a Ranocchia e prova a rovinare il primo passaggio dei nerazzurri, dando fastidio al difensore interista.

6 ALLAN 
La grinta con cui si piazza a fare il difensore è spiazzante. Escluso ancora una volta dall’undici titolare, si piazza in area e si lancia come un forsennato su ogni pallone scodellato nell’assalto finale dei nerazzurri. Lo spirito giusto per un big scivolato indietro nelle gerarchie.

sv YOUNES
Anche lui deve sacrificarsi a basta. Il disegno tattico è chiaro: poche possibilità di farsi vedere là davanti anche se il dna lo spinge a lasciare in inferiorità il centrocampo. Non perde un duello, con vigoria e con determinazione, facendo trascorrere secondi preziosi per la causa azzurra.

Fonte: Il Mattino
 

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