ESCLUSIVA – Fabrizio Biasin: “Mi madre mi ha trasmesso la passione per l’Inter. Il Napoli? Senza pubblico rischia di essere un handicap”
All'interno l'intervista al responsabile delle pagine sportive di "Libero Quotidiano"
Manca davvero poco e il pallone tornerà a rotolare anche in Italia, con le semifinali di ritorno di Coppa Italia. Tra queste spicca Napoli-Inter che si giocherà in un San Paolo vuoto, vista la pandemia di questi mesi. Di questo, ma anche del momento del calcio e del movimento femminile, ilnapolionline.com ha intervistato il responsabile delle pagine sportive di “Libero Quotidiano” Fabrizio Biasin.
Ti conosciamo come giornalista de il “Libero Quotidiano”, ma sappiamo della tua fede per l’Inter. Come nasce questa tua passione? “E’ una passione che nasce da bambino, in realtà mio padre tifa per il Milan, ma è stata mia madre che mi fece innamorare dei colori nerazzurri. Da passione si è trasformata poi una professione, visto che seguo e commento le partite dell’Inter”.
Dov’eri precisamente la sera del successo dell’Inter contro il Bayern Monaco, anno del famoso triplete? “Mentre i capi delle redazione del giornale erano a Madrid a seguire la partita, io ero in redazione. Ho visto il match e poi dopo ho fatto le pagelle. Credimi non è semplice da tifoso fare tutto, però fu una serata speciale, per chi come tifa per i colori nerazzurri”.
Un pensiero per Gigi Simoni doppio allenatore di Napoli e Inter che qualche settimana fa ci ha lasciato? “Tutti hanno detto in queste settimane che Gigi Simoni era un gentiluomo, un grande allenatore ed anche io lo confermo. Lo è stato sino alla fine, anche quando fu esonerato, dimostrò una grande signorilità. Non era semplice allenare una squadra con tanti campioni in rosa, ma lui ci riuscì, peccato che terminò la sua avventura all’Inter troppo in fretta. Ci sono rimasto male, proprio per i motivi che ti ho detto e perciò mi stringo attorno alla sua famiglia”.
Lunedì pomeriggio il presidente della Figc Gabriele Gravina ha vinto su tutta la linea contro i “furbetti” del calcio. Cosa ne pensi in merito? “Devo essere sincero io ero tra quelli che non ero fiducioso per il ritorno del calcio giocato, di rimandare il tutto nei prossimi mesi, ma lui ha tenuto la barra dritta ed è andato avanti per la sua strada. Lui è sempre stato coerente, anche nei periodi più difficili, ha saputo dialogare con il mondo della politica e del calcio, portando con successo la sua battaglia”.
Il nostro giornale web segue il calcio femminile. Temi che questi interruzione possa rallentare la crescita del movimento o non cambierà nulla? “Probabilmente il mondiale in Francia, dove l’Italia si è ben comportata, aveva dato per scontato che si passasse dal mondo del dilettantismo al professionismo con una certa facilità. Questo non è accaduto e l’altro giorno è stato inevitabile la sospensione. Credo che queste ragazze per i sacrifici che fanno per questo sport, meritino di avere ancora più visibilità. Indubbiamente Sky e la Rai stanno dando la giusta visibilità, però mi piacerebbe, ad eccezione del tuo portale, che molti altri diano risalto al movimento com’è giusto che sia”.
Infine ti vorrei chiedere di Napoli-Inter, si giocherà a porte chiuse. Questo fattore rischia di penalizzare gli azzurri, oppure non cambierà nulla secondo te? “Se ci dovessimo basare su quello che sta accadendo in Bundesliga, credo che ad oggi fare pronostici ad ogni sfida non sarà semplice. Parlando della gara di sabato del Napoli, dico che nonostante il successo dell’andata, dico che potrebbe essere un handicap giocare senza tifosi. All’andata la squadra di Gattuso vinse con un San Siro strapieno, perciò non sarà semplice portare a casa la finale. Ma d’altra parte, si doveva ricominciare, perciò vediamo che cosa accadrà nella sfida del San Paolo”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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