NUOVO MODO DI VIVERE LO STADIO
Eppur si muove (il calcio italiano). I club stanno provando ad immaginare una nuova – scusate la parola – “fan experience”, insomma, un nuovo modo di vivere lo stadio. Magari aprendo (appena possibile) ad un numero ristretto di abbonati, facendoli sedere a distanza di sicurezza, un seggiolino mediamente ha un diametro di 45 centimetri. Si tratta di occupare un posto ogni tre, rendendo possibile l’accesso a pochi settori perché ci sono molte procedure da effettuare: controllo temperatura con accesso negato in caso di sintomi respiratori, ingressi contingentati con presenza di dispenser e con sostanze igienizzanti, periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici.
A questo proposito Taroni sottolinea: «Bisogna cambiare il pensiero sugli eventi sportivi. Prima c’erano tante persone da controllare, il problema era l’ordine pubblico. Ora il controllo si sposta sulla salubrità delle aree che erano state trascurate, penso ai tanti nostri stadi con basso decoro dei servizi igienici e di altre zone di sosta o passaggio: può essere questa un’opportunità per migliorarle». Fonte: CdS