Le parole del virologo Giulio Tarro sulla curva dei contagi che tende a diminuire e le sue previsioni sul coronavirus:
Sul decorso dei contagiati: “Innanzitutto cominciamo col dire che vi sono pochi infettati. Tanto è vero che la curva dei contagi scende ogni giorno di più. E continuerà così fino ad arrivare al giorno in cui il valore R0 sarà pari a zero e quindi potremo dire che questa storia sarà per noi finita. A ciò aggiungiamo che in terapia intensiva per Sars CoV2 non arriva più nessuno. Questo perché si è anche capito che nei casi peggiori i polmoni non vengono colpiti da polmonite interstiziale, bensì da tromboembolie che vengono trattate con l’eparina a basso dosaggio nei casi estremi. Per non parlare delle cure farmacologiche: oltre alla sieroterapia, vi è l’impiego dell’idrossiclorochina, che è egualmente un fluidificante”.
Sui droplet (le goccioline responsabili della trasmissione): “Non si può fare un discorso in astratto. Occorre sempre circostanziare tutto, altrimenti si danno informazioni falsate. Le goccioline sono elemento di trasmissione dell’infezione. Però bisogna distinguere da caso a caso. Per esempio, per chi starnutisce o tossisce, è chiaro che queste goccioline possono propagarsi per circa un metro. Ma se consideriamo il caso di persone che dialogano normalmente, ad una distanza di circa 20 cm – come del resto è scritto in ogni manuale di microbiologia – non avviene alcun tipo di contagio. Poi occorre considerare anche la carica virale: nei momenti in cui essa è al massimo, allora occorre più cautela. Ma ora che il Sars CoV2 non ha più questa carica così potente, si può stare tranquilli e non abbandonarsi a psicosi che, onestamente, credo non abbiano ragione di esistere”.
Fonte:GDS