Azmoun: “Sono a caccia di una nuova sfida. Decido io”

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NAPOLI – Anche in Iran vogliono sapere. Vogliono conoscere il futuro dell’idolo del Paese, dell’uomo che in qualche modo è considerato lo Scià di Persia del calcio. Per il momento, Sardar Azmoun gioca ancora nella terra degli zar, gioca nello Zenit, però l’interesse del Napoli ormai è rimbalzato ovunque: «Vorrei una nuova sfida, ma non posso dire nulla. Parleranno i due club», dice lui. E se non è un’apertura questa, beh, cos’altro si potrebbe aggiungere?

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E allora, la conferma in lingua originale. Ai media iraniani. Con tanto di traduzione o sottotitoli, che dir si voglia: la sostanza, però, non cambia. Anzi. E così dopo un’intera quarantena a parlare di questo attaccante rapido e tecnico di etnia turkmena e del suo talento seguito come un’ombra dal ds Giuntoli, ieri, in piena fase2.

Azmoun ha deciso di ridurre le distanze sociali. «Che succede con il Napoli?», gli chiedono. E lui, serafico, sincero ma diplomatico: «Gioco in Russia da otto anni e credo di aver acquisito una buona dose d’esperienza». Per la precisione: i primi passi nelle giovanili del Rubin Kazan, nel 2012, e la prima squadra dal 2013 al 2015; poi l’esperienza a Rostov fino al 2017; il ritorno al Rubin e infine il trasferimento a San Pietroburgo, a febbraio 2019. «Sono a caccia di una nuova sfida».A 25 anni è giusto. «Vorrei provare e vorrei farlo al più presto: ho altre due stagioni di contratto con lo Zenit e dunque non posso aggiungere altro. Nel caso, parleranno i due club».

«Decido io». E sia chiaro, sebbene dicano che suo padre Khalil voglia restare in Russia, a casa sua comanda lui: «Pur ascoltando chi mi sta vicino, decido io dove andare. E poi nessuno sa nulla, le nostre cose private non vengono mica fuori». Fonte: CdS

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