Gli orari non convincono, in più gli infortuni: è tutti contro tutti
Orari e infortuni: queste le perplessità espresse dal sindacato calciatori. «L’orario delle 16.30 per le partite estive è sbagliato e siamo contrari. Inoltre giocare ogni tre giorni sottoporrà i calciatori a rischi maggiori da un punto di vista fisico, oltre alle criticità legate alla quarantena forzata, nel caso di una positività, prevista tuttora nei protocolli», ha detto il vicepresidente Aic Calcagno a Mediaset. Sul fischio d’inizio 16.30 parere negativo espresso anche da Enrico Castellacci, presidente dei medici sportivi italiani, alla Radio ufficiale del Napoli. «È difficile giocare a quell’ora perché in estate fa molto caldo». Proprio ieri si è infortunato un big della serie A, lo svedese Ibrahimovic del Milan: problema al polpaccio, oggi sosterrà gli accertamenti e si teme uno stop lungo. E ieri è stato costretto a fermarsi anche un big della Liga, il portoghese Joao Felix dell’Atletico Madrid che ha riportato un infortunio al legamento del ginocchio. Nel Napoli si è fermato dieci giorni fa per un infortunio muscolare Manolas.
Fonte: Il Mattino