La Lega consegna il nuovo protocollo al Governo. Ulteriori esami per scongiurare la presenza del virus

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La ripartenza del 13 giugno è sempre più virtuale per la serie A dopo che il decreto del Consiglio dei ministri dispone «la sospensione degli eventi sportivi». Ma intanto, la Lega Calcio deve fare qualche apertura a Brusaferro e company per poter sperare che il protocollo per la ripresa degli allenamenti di gruppo possa essere modificato secondo i desideri delle società. E allora ecco che ieri, in una video conferenza nel pomeriggio, i patron della Confindustria del pallone hanno aggiornato le indicazioni, inserendo anche una serie di ulteriori esami per scongiurare la presenza del virus Covid 19. In più termoscanner e saturimetro prima dell’allenamento. Basterà questo aumento degli esami sul gruppo squadra (nuovi test molecolari e sierologici) per ottenere il passaggio dagli allenamenti individuali a quelli collettivi con il ritorno a casa senza l’obbligo del ritiro? Di certo la lettera con le integrazioni, elaborate da Maurizio Casasco, presidente della Fmsi, e Gianni Nanni, medico del Bologna, è stata inviata al presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, che l’ha già inoltrata al Governo. Una risposta sulle linee guida è attesa nelle prossime ore. Nella lettera ci sono anche le indicazioni sulle modalità in cui, un calciatore positivo, verrà messo in quarantena. Da solo. Quindi addio all’isolamento del gruppo. Nel frattempo, proprio per scongiurare fughe in avanti, ieri sera il ministro Spadafora ha fatto filtrare la voce che nulla cambia per gli allenamenti di oggi. D’altronde, nessun medico o allenatore pensava di far giocare partitelle o altro.  Fonte: Il Mattino

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