Arbore da record: con il suo «Sorrisi da Napoli» in centomila sulla sua web tv

DA TOTÒ A CAROSONE: SBANCA SOPRATTUTTO L’ANTOLOGIA IN SALSA PARTENOPEA DI SKETCH CANZONI UMORISTICHE E SCENE DI FILM

0

L’ 80 per cento del pubblico è campano. Il resto si distribuisce tra Sicilia, Puglia, Lazio, Piemonte, Lombardia. Nello scorso mese di marzo, in pieno lockdown, la web tv di Renzo Arbore ha richiamato centomila contatti al giorno. E ancora meglio si attende dai dati di aprile. Il merito è soprattutto di «50 sorrisi da Napoli», l’antologia di sketch, canzoni umoristiche, scene di film e di programmi televisivi, brevi riflessioni di personaggi celebri sulla «capitale italiana del sorriso», pillole antidepressive che hanno aiutato migliaia di persone a vivere un po’ meglio la clausura imposta dal coronavirus. Insomma, lo hanno in qualche modo sconfitto. Renzo tornerà presto su Rai due con un nuovo programma (probabilmente quello che celebrerà i cent’anni dalla nascita di un suo idolo, Renato Carosone); ma «in una televisione degli eccessi – dice – ormai dominata dai talk-show e dall’invettiva», insiste a curare da anni, con tenacia e passione, il suo channel di Internet, una tv personale, libera e gratuita, sottoposta proprio in marzo a un maquillage che l’ha resa ancora più colorata e appetibile. I crociati dell’umorismo e della visione partenopea della vita ci sono tutti: Totò e Peppino De Filippo, Eduardo, Taranto, Troisi, La Smorfia, Lello Arena, Luciano De Crescenzo, Carosone, Murolo, Salemme eMaurizio Casagrande, Pazzaglia, la Laurito, Vittorio Marsiglia, Peppino Di Capri, i Trettré, Lillo & Greg, ma anche Fellini e Mastroianni, che parlano di Napoli con amore e Gegè Di Giacomo - Wikipediaintelligenza; e Proietti,Lucio Dalla, Montesano, Isabella Rossellini, Gegè Telesforo con la sua band… e , ovviamente, l’amata creatura di Renzo, l’Orchestra Italiana. Così, la lettera di Totò e Peppino dal film sulla «malafemmina» strizza l’occhio alla sua parodia con le stesse battute messe però, sulla bocca di Matteo Renzi e del governatore De Luca; o il Principe in duetto con Castellani a «Studiouno» richiama la scena del vagone letto in «Totò a colori», ancora al fianco della sua fida spalla; quindi, Troisi in «Scusate il ritardo» saluta La Smorfia che rivisita il genere della sceneggiata. Non mancano i contributi creativi prodotti dalla segregazione forzata di questi mesi, come la «Quarantena in casa Cupiello» o «Zona rossa», che fa il verso a «Luna rossa» adattandola ai tempi. Numerose le sequenze di programmi e film di Arbore, Gegè Di Giacomo contro Mike Portnoycome «F.F.S.S….», «Indietro tutta», «Quelli della notte». Ci sono Gegè Di Giacomo nei panni di «Catumbo ’o pellerossa, ‘o cchiù bello d’’a tribù»; e Dean Martin e Jerry Lewis che duettano sulle note di «Ohi, Marì’». Deliziose le macchiette di Vittorio Marsiglia e le performance di Gigi Proietti. Ce n’è per tutti. Nel channel di Arbore i napoletani trovano conferma della propria identità; gli altri, quelli che non sono occupati a denigrare il Sud, qualche momento di gioioso amarcord, che altro non è se non la rievocazione nostalgica del proprio passato. E quelle immagini certamente lo evocano. «Sono felice», conclude Renzo, «di questa risposta incredibile al restyling della mia web tv, uno scrigno per unire le generazioni». Luciano Giannini (Il Mattino)

Factory della Comunicazione

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.