Inzaghi già smania: «Il Benevento è pronto per la A»
Per la Serie A sogna una squadra di quelle toste, difficili da domare: «Una di quelle che fanno sospirare gli avversari e affermare preoccupati: Attenti, oggi ci tocca il Benevento!». Pippo Inzaghi tra presente e futuro, quasi senza soluzione di continuità. Perchè in fondo la sua squadra la A l’ha già conquistata sul campo e sarebbe uno scempio se qualcuno gliela negasse.
ANIMALE DA CAMPO.
Il tecnico giallorosso non riesce proprio a fare la parte di chi vuole cavalcare una situazione favorevole, a lui interessa solo tornare in campo. Per apporre definitivamente la bandierina della vittoria sul campionato. «Per uno come me abituato a vivere su un campo di calcio è dura stare in attesa che arrivi un cenno per poter riprendere: mi sento un leone in gabbia».
Il Benevento non ha avviato alcuna trattativa sul taglio dei contratti, ha solo ribadito tramite il suo staff sanitario che vuole vederci chiaro sul nuovo protocollo della Commissione medico-scientifica. Fa discutere la richiesta di andare subito in quarantena e lo stop in presenza di un contagiato: «Una decisione simile – ha detto il medico sociale Salvatori a Ottopagine – equivale a non far ripartire i campionati. Nelle fabbriche questo non avviene in caso di un positivo tra gli operai. Così non si riprende neanche a ottobre».
Senza contare il ritiro da subito per tutti: «Comporta una spesa importante e gli esami non ce li regalano. Le società devono sostenere tutte queste spese senza avere neanche la certezza di riprendere». Il nodo è sempre il nuovo protocollo: «Lo stiamo aspettando: dobbiamo capire se siamo in grado di adempiere a tutti gli obblighi. Se ci chiederanno cose impossibili lo faremo presente. Ho saputo che tanti colleghi di B, dopo aver appreso che il medico sociale è il responsabile, vorrebbero dimettersi». Fonte: CdS