Uno dei nodi da sciogliere per il riavvio riguarda le procedure sanitarie. La partita si gioca sugli esami
Tamponi subito poi solo test sierologici: strategia federale in linea coi bisogni del Paese. Tamponi sì, ma con giudizio. Ovvero rispettando le indicazioni date dalla Fmsi (se saranno confermate dal Cts e dal ministero dello sport quando diffonderà il protocollo) e nutrendo la speranza che i test molecolari a giugno (inoltrato) possano essere sostituiti dai test sierologici.
In via Allegri ogni dettaglio della ripartenza del campionato è valutato con grande attenzione e, appurato che lo scoglio della positività e delle due settimane di quarantena non solo per il contagiato ma anche per i contatti stretti, ovvero i compagni e magari gli avversari dell’ultima gara, è insuperabile (l’articolo 1 del dpcm del 21 febbraio sono categorici e contro quello non si andrà), Gravina e i suoi uomini si stanno attrezzando per aggirare l’ostacolo. Le parole d’ordine sono ritiri (non maxi, ma… mini) e soprattutto test sierologici. Fonte. CdS