Su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Luigi Gallo, M5S:
“Posizione del Governo? In Europa le uniche certezze sono i campionati bloccati. Io preferirei non avere date a caso come accaduto in Europa, ecco perché il Governo non ne sta dando. Attualmente non ci sono dati preoccupati per quanto riguarda la curva epidemiologica, ma la monitoriamo costantemente. E’ vero che ci sono stati segnali di apertura, ma negli altri paesi abbiamo visto uno stop&go, in Spagna ad esempio. L’unico Governo che sta procedendo in modo graduale è quello italiano perché sta attuando un principio di linearità. Misure che possono piacere un giorno e poi la settimana dopo bisogna fare passi indietro, non piacciono a nessuno. La volontà di tutti noi è quello di garantire le riaperture il più possibile, di modo che tutti tornino alle proprie attività in sicurezza. E’ chiaro che questo si scontra con dei vincoli e limiti che non sono imposti dal Governo, ma dalle condizioni sanitarie della popolazione. Voglio fare un apprezzamento al popoli italiano che ha dimostrato tutta la capacità di tenere alta responsabilità ed adottare tutti i principi precauzionali. Tutto questo non farà altro che permettere l’apertura di nuove attività. Questa responsabilità collettiva, contraria a qualche pronostico, ci dà la possibilità di aprire il più possibile. Spadafora? Abbiamo un colloquio continuo attraverso le commissioni e questa settimana è venuto a rispondere alle nostre domande. Devo dire che ha ribadito che ha incontrato tutti i presidenti della Federazione e con tutte le realtà sta costituendo linee guida d’apertura. L’ufficio dello sport emana una prima bozza, poi si elabora con CONI e medici sportivi, successivamente si va al CTS. Ad oggi tantissimi lavoratori avranno il bonus dei 600 euro, nel Decreto Maggio ci saranno fondi per le società dilettantistiche e stiamo lavorando anche per quanto riguarda il fitto di strutture sportive. Credo stiano arrivando risposte concrete. Ripartire a Giugno? Il desiderio del Governo italiano e del Parlamento è quello di garantire il riavvio di tutte le attività con il vincolo di non tornare a febbraio e marzo. Dobbiamo tenere il sistema italiano capace di convivere con la pandemia e fare in modo che le nostre misure di sicurezza e la responsabilità dei cittadini non ci creino problemi al sistema sanitario. L’equilibrio ci aiuterà a garantire che tutto vada per il meglio”.