PROTOCOLLI COME GARANZIA
Medesimi concetti li ha espressi pure Calcagno, vice di Tommasi (AIC). «In questi mesi, abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi per farci trovare pronti per un’eventuale ripartenza. Stiamo procedendo a piccoli passi, augurandoci che possa esserci anche per il calcio la fase due, perché i calciatori e le calciatrici vogliono ricominciare in sicurezza a fare il proprio lavoro. Inoltre, stiamo creando un fondo solidaristico per tutelare queste categorie perché non possiamo permetterci che siano proprio i soggetti più deboli a pagare il prezzo più alto».
Intanto, dalla Germania è rimbalzata la notizia di 10 nuovi contagi tra le squadre. «Si deve partire dal presupposto che ci dobbiamo affidare alla comunità scientifica e dovranno essere i protocolli redatti dai medici a dirci come comportarci in questi casi». Fonte: CdS