DIFFERENZE
Ovvio che la preferenza sarebbe quella di completare tutto quanto è rimasto sospeso, ma, davanti all’emergenza, diventa obbligatorio stabilire un ordine di preferenza, in modo da essere preparati a qualsiasi evenienza. E, al momento, occorre anche prevedere che non si faccia in tempo per il 13 giugno. Tanto più che quel sabato ripartirà il campionato, ma l’idea è che l’effettivo ritorno in campo venga “celebrato” qualche giorno prima.
Ovvero il 10 giugno con, guarda caso, il ritorno delle semifinali di Coppa Italia, che verranno trasmesse in chiaro sulla Rai. La finale, poi, sarebbe incastrata il 22 luglio, tra le 35esima e la 36 esima giornata, per poi arrivare al traguardo del campionato il 1° agosto.
Slittare di una settimana, invece, ridurrebbe a 13 le finestre a disposizione. Vale a dire esattamente quelle necessarie per completare le 12 giornate che mancano e i 4 recuperi. A proposito, i due scenari hanno in comune che le 4 gare in sospeso vengano recuperate subito dopo la disputa della 27esima giornata. In questo modo, ci sarà un immediato riallineamento, senza più avere una classifica costellata di asterischi. Fonte: CdS