DUBBI E INCERTEZZE
I principali nodi da sciogliere sono oramai noti. Si parte dalla gestione di un eventuale nuovo positivo. Il protocollo della Figc escludeva la quarantena anche dei compagni,. Mentre per le indicazioni della Fmsi sono quelle di seguire quanto prevedono le norme, ovvero isolamento anche per chiunque abbia avuto contatti.
Le società hanno sollevato pure il problema delle responsabilità civile e patrimoniale, perché per come stanno le cose cadrebbero su presidente o amministratore delegato del club e sul medico.
Senza contare poi tutte le squadre che nelle polizze assicurative per giocatori e dipendenti non hanno considerato le conseguenze di una patologia dovuta ad una pandemia.
Ci sono poi dubbi etici sull’opportunità di far eseguire cosi tanti tamponi ai calciatori, mentre continuano a scarseggiare per il resto della popolazione.
Insomma, sarà una corsa contro il tempo, che tra le varie tappe già in calendario prevede pure il Consiglio Federale di venerdì prossimo. Gli argomenti principali saranno le licenze nazionali per il prossimo campionato, ma soprattutto i criteri con cui verranno stilate le classifiche dei campionati e stabiliti i conseguenti verdetti, qualora si dovesse arrivare allo stop definitivo. Fonte: CdS