Spadafora invita il calcio al piano B e “passa la palla” al Governo

Il messaggio arriva forte e chiaro

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«La ripresa del campionato di calcio sinceramente sembra un sentiero sempre più stretto: la ripresa degli allenamenti, che auspichiamo, non significa la ripresa del campionato. L’appello da fare alla Lega calcio di Serie A, che tornerà a riunirsi, è di cominciare a pensare a un piano B, perché le soluzioni possono essere tante». Una nuova e ulteriore brusca frenata del Ministro dello Sport Spadafora sulla possibile ripresa della serie A, le sue parole di ieri a Omnibus su LA7 rappresentano un altro segnale negativo riguardo la riapertura dei campionati. In più, ai microfoni di Rai Tre passa la palla al Governo e aggiunge “Se si troverà un accordo tra il comitato tecnico scientifico, gli allenamenti ripartiranno e questo potrà avere i suoi effetti sulla ripresa del campionato. Viceversa, sarà il Governo a decretare per motivi di evidente emergenza sanitaria mondiale, la chiusura del campionato”
Ora incombe lo spettro sospensione sui campionati. Oggi è in programma un incontro nel tavolo permanente della Figc e il presidente Gravina ieri ha insistito. «Non firmerò mai per il blocco dei campionati, perché sarebbe la morte del calcio italiano. Con la chiusura totale il sistema perderebbe 700-800 milioni di euro. Tutti invocano il blocco, lo faccia il Governo, ce lo imponga, io rispetterò sempre le regole. Il piano B in caso di stop definitivo del calcio? Il mio senso di responsabilità mi porta ad avere un piano B, C, D. Ma se esso deve far rima con è finita dico che, finché sarò presidente della FIGC, non firmerò mai per il blocco dei campionati». 
Il Mattino

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