Durante il programma “Taca La Marca” in onda su Radio Musica Television è intervenuto Claudio Bellucci, tecnico ed ex attaccante di Napoli e Sampdoria tra le tante, il quale si è soffermato sullo stato d’emergenza del calcio e non solo, ecco quanto emerso:
La ripresa: “Chiunque vorrebbe ripartire ma ci sono dei problemi e dei decreti da rispettare. Meglio avere un’eccessiva prudenza, come detto da Gravina, che un rischio maggiore. Tutti non vedono l’ora di scendere in campo ma alla fine la cosa più importante è la salute. Ho sentito Ranieri ragionare come se i calciatori fossero i suoi figli ed è la cosa giusta. Spero che anche le categorie minori possano riprendere in quanto rappresentano un passaggio fondamentale per quei giovani in rampa di lancio”.
Decurtazioni: “Se tocchi alcuni stipendi di Serie B e tutti quelli di Serie C si crea un danno economico enorme ai ragazzi che arrivano dalla primavera e guadagnano pochissimo. Deve esserci una differenza sostanziale tra le categorie e credo che ci sarà. Quanto ai protocolli solo alcune squadre importanti possono rispettarli alla perfezione, mentre le altre si devono adeguare ed è un dato di fatto”.
Le parole di Tare: “Si aspettano tutti che le squadre prendano una posizione, in tal senso quelle delle Juventus e dell’Inter sono uguali alle altre, Tare parla di queste squadre solo perché sono quelle che si giocano lo scudetto con i biancocelesti. Decidere il titolo in un unico scontro diretto, come dichiarato dal Presidente Lotito, non sarebbe soddisfacente”.
Miglior compagni di reparto: “Ho avuto tanti grandissimi compagni di reparto e per me è impossibile sceglierne uno. Ho esordito in Serie A con la Sampdoria avendo come colleghi di reparto Chiesa, Mancini e Gullit. Al Napoli ho avuto Protti ed Edmundo, al Bologna mi sono divertito con Cruz e Signori, mentre quando ritornai a Genova, Montella e Cassano furono dei compagni eccezionali”.
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