Cinquanta milioni di euro, tutto compreso, ad agosto del 2019, e ora, meno di un anno dopo, a chiedersi chi sia Lozano….Perché il dubbio s’è sviluppato in questi mesi in cui Speedy Gonzales è rimasto spesso (quasi sempre) ai margini del suo talento, non solo della sua velocità: ha avuto difficoltà di ambientamento, problemi fisici pregressi – e che lo hanno condizionato – e si è ritrovato in una squadra che ad un certo punto è implosa. Stranamente. Eppure all’inizio, nonostante la precaria forma fisica, ci ha messo una partita a debuttare e a segnare, come sua buona abitudine: nel rocambolesco 4-3 della Juventus sul Napoli (da 3-0 a 3-3 e poi autorete decisiva di Koulibaly nel recupero) c’è tanto Lozano, non solo il gol che riapre seriamente la partita, ed è quello del 3-2, ma anche l’azione nella quale, accelerando, viene falciato e guadagna la punizione che origina il pareggio. E tutto questo in appena trentasei minuti. Lozano è sintetizzato in quella notte folle, poi gli è rimasto poco, ma ha sempre un futuro davanti a sé: a luglio compirà venticinque anni, ed è un valore anche questo; ha rapidità di calcio e anche di pensiero; porta con sé in dote le tre stagioni al Psv, con una media invitante (quarantuno gol in settantantanove partite) e rimane utile per il tridente ma anche per altre forme di calcio, nelle quali sa esaltarsi. Fonte: CdS