L’Uefa prolunga al 2 agosto il termine per la conclusione della Serie A. Scontro Gravina/Malagò

C'è stato un altro botta e risposta durissimo tra il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, e quello della Figc, Gabriele Gravina

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Dalle pagine del CdS

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MALAGO’ ATTACCA

Intorno alle 12,30 a “Fatti e Misfatti”, Malagò ha ribadito i concetti (critici nei confronti del calcio) già espressi negli scorsi giorni. «Sarà un caso, ma tutti gli sport hanno preso decisioni sofferte e diverse rispetto al mondo del pallone. Non credo che sia stato facile per il basket dire “il campionato finisce qui”, eppure… Io ritengo che se ci sono le premesse nel breve-medio termine per poter riaprire, puoi riaprire. Altrimenti è meglio avere la certezza di un piano alternativo che non sarà il massimo, ma che rappresenta comunque un punto di partenza fondamentale, piuttosto che scommettere tutto sull’ipotesi di un campionato che si riapre e finisce. Anche perché una simile sicurezza nessuno te la può dare. Il Coni sta facendo fare un protocollo al Politecnico di Torino per l’utilizzo degli impianti e per la ripresa dell’attività sportiva. Questo documento (sottoscritto dalla Fmsi, ndr) lo trasmetteremo al governo al massimo lunedì ed entro il 4 maggio il mondo dello sport avrà la sua risposta su come ripartire. Faccio solo notare che delle federazioni del Coni l’unica che si è dotata di un protocollo tutto suo (che lui non condivide, ndr) è il calcio». Chiara, agli occhi di Malagò, la necessità della Figc di individuare criteri per definire la classifica finale se non si ripartirà: a seconda dei parametri utilizzati (classifica in base alla media punti a partita o dopo ultima giornata con tutte le formazioni che hanno lo stesso numero di gare, tanto per fare 2 esempi) cambiano i nomi di chi accede all’Europa League e dell’ultima retrocessa. 

GRAVINA RISPONDE

Intorno alle 19,30, al termine del tavolo di lavoro delle componenti federali, è arrivata la replica della Figc attraverso un comunicato stampa. Dopo aver sottolineato il lavoro «responsabile del mondo del calcio per trovare soluzioni concrete e sostenibili», Gravina ha tuonato: «Al ministro Spadafora abbiamo spiegato che vogliamo tornare a giocare in sicurezza perché ce lo dice il buon senso e perché ce lo chiedono gli organismi internazionali. Sarà mia cura inviare al Coni il protocollo che abbiamo realizzato, restando a disposizione per eventuali preziose indicazioni. Il nostro atteggiamento merita rispetto, non di essere strumentalmente utilizzato per polemiche destituite di qualunque fondamento. Mi stupisce dover constatare quanto la tentazione di parlare continuamente di calcio, per la notorietà che da questo discende, induca diversi interlocutori a commentare cose di cui sono evidentemente male informati». Pur non facendo il nome di Malagò, la stilettata è sembrata palese. 

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