Il Road Trip degli arbitri: Da Nord a Sud si prevedono lunghi viaggi

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Perché la territorialità “pura” porterebbe comunque in dote dei problemi ed è uno dei motivi per i quali rimandare tutti a casa è una follia. Roma (come città) si troverebbe quattro arbitri per due squadre, Torino due, Milano e Udine nessuno, tanto per fare un esempio. Ci sarebbe anche il problema inverso, ovvero cosa farebbero gli arbitri “confinati” e lontani dal giro della Serie A.

Prendete Abisso, ad esempio: da Palermo, la squadra di A più vicina da raggiungere sarebbe Lecce, distante “appena” 708 chilometri, quattro in meno di Napoli (712 km), dove però arriverebbe con una decina di minuti di macchina di meno. E che dire di Giua? Beh, l’arbitro nato a Sassari, residente a Calangianus e appartenente alla sezione di Olbia, avrebbe già risolto il problema (si potrebbe spostare solo in aereo). Ha già dichiarato che tornerà eventualmente a Pisa, città dove ha svolto il corso di studi all’Università per conseguire la laurea specialistica in Ingegneria Gestionale. Fonte: CdS

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