ESCLUSIVA – Ernesto Apuzzo: “Felice dell’esperienza al Chievo Verona. Gaetano? Ben guidato può fare molta strada”
All'interno l'intervista all'ex dirigente del Chievo Verona
In un momento dove il paese cerca di uscirne quanto prima dalla pandemia del Coronavirus, il mondo del calcio cerca di trovare una soluzione per tornare alla vita agonistica. Anche gli ex dirigenti non mancano di dare il loro sostegno, come ad esempio Ernesto Apuzzo che è stato intervistato da “ilnapolionlionline.com”.
Lei è stato dirigente e anche allenatore e le volevo chiedere come si gestiscono in questi momenti le energie fisiche e nervose? “E’ una situazione atipica, mai provata in passato, perciò si cerca di fare necessità virtù. Viste le restrizioni ci si allena in casa o in giardino come sta facendo il Napoli, i calciatori sono seguiti via skype dallo staff tecnico di Gattuso e i giocatori, da quello che leggiamo, stanno seguendo alla lettera le direttive”.
Ci può raccontare la sua esperienza al Chievo Verona, che società è a livello di organizzazione e non solo. “Quando nella società dei clivensi c’erano persone come Sartori e Costanzi, è stato un modello di programmazione e di organizzazione. Andati via loro, passati all’Atalanta, i risultati si stanno vedendo, non si riesce ad avere una continuità. Mi auguro che il Chievo Verona possa tornare presto in serie A, com’è successo in passato”.
Lei da ex dirigente le vorrei chiedere di Cristiano Giuntoli. Come giudica il suo operato nel Napoli? “Dovessi fare al momento un bilancio del suo operato, direi che sta andando bene, del resto il Napoli è ai vertici da dieci anni. Come si dice nel nostro ambiente, solo chi non opera non sbaglia, quindi qualche imperfezione, ma in sostanza il suo operato è da considerare più che positivo”.
Infine le vorrei chiedere di Gianluca Gaetano. Conosce bene il settore giovanile e pensa che possa, con le debite proporzioni, ripercorrere la gavetta di Lorenzo Insigne? “A mio avviso il classe 2000 che ha doti importanti sul piano tecnico, avrebbe bisogno di un allenatore che creda fortemente nelle sue doti. Tu mi parlavi di Lorenzo Insigne, lui ha 22/23 anni già aveva fatto il suo percorso, che lo ha portato poi in serie A. Mi auguro che Gaetano possa crescere nel tempo, perché è davvero un prospetto interessante e ben indirizzato può dire la sua”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco