Da oggi l’asta ideata della Fondazione Cannavaro e Ferrara
È una squadra, anche se con ventitré giocatori ne fai due e c’è persino una riserva, e gioca per Napoli, con il sottofondo musicale (si fa per dire) di «Je sto vicino a te». Il calcio sa cosa fare, anche senza un pallone, e la fondazione Cannavaro (Fabio e Paolo) e Ferrara (Ciro) è scesa in campo, trascinando con sé la Napoli del football in un’asta solidale: ci saranno nove giorni, a partire da stamattina, per regalarsi la maglia del debutto in Nazionale di Izzo e Palladino, quella con lo stemma dorato del Milan di Gigio Donnarumma, o della prima volta nella sua squadra del cuore di Fabio Quagliarella o quella che Ferrara ricevette da Maradona dopo la sconfitta dell’Italia al san Paolo nel Mondiale del 1990 o chissà quante altre. C’è una Napoli che soffre, che ha bisogno di aiuti concreti e tangibili, e dalle 12 di oggi fino al 24 aprile, si potrà «giocare» con la Fondazione Cannavaro e Ferrara, e dare un contributo, serio, concreto, perché il ricavato delle vendite verrà sfruttato per acquistare beni di prima necessità da distribuire a chi ne ha bisogno con l’aiuto di associazioni già selezionate.