Petrucci: “Il calcio è un’azienda immensa, ma di fronte a quello che accede…”

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IMPATTO ECONOMICO

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La Federcalcio è convinta di essere nel giusto a voler perseguire il suo obiettivo. Venerdì è andato in scena anche un botta e risposta tra Gravina e Malagò, dopo che quest’ultimo aveva accusato il mondo del pallone di comportarsi diversamente rispetto alle altre discipline. Ieri sull’argomento è intervenuto pure Petrucci, presidente della Federbasket, che ha già annunciato la chiusura anticipata della stagione. «E’ vero che il calcio, nel quale sono stato tanti anni, è un’azienda immensa. Ma di fronte a quello che accade in Italia, diecimila morti solo in Lombardia, si parla di impatto economico? Se il calcio, o un’altra disciplina, vuole aprire, liberi di farlo, ma non si può affermare che questa sia la ragione». 

L’impatto economico, però, nel caso del calcio, non è solo un fatto interno (500 milioni di perdite se non si tornasse a giocare), ma riguarda anche lo Stato, visto che ballano almeno altri 200 milioni di contribuiti. Senza contare che, sempre attraverso il calcio, vengono finanziati anche tutti gli altri sport, che, in caso di stop definitivo andrebbero incontro a ulteriori danni. Fonte: CdS

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