Gabriele Gravina: “L’obiettivo è chiudere i campionati, ma ci vogliono le garanzie”
Ai microfoni di Sky Sport 24 è intervenuto il presidente della Figc Gabriele Gravina sulla situazione del calcio italiano in piena pandemia. “Rischiamo ormai di essere ripetitivi, ma si tornerà al calcio giocato solo ed esclusivamente quando ci saranno le dovute garanzie. Siamo sempre in costante contatto con il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e il 15 Aprile ci sarà un incontro con il comitato scientifico. A fine mese comunicheremo le procedure per la salute degli atleti e poi si dovrebbe partire con gli allenamenti”.
Ripartire appena si può: è questo il concetto. “Esattamente, noi siamo nelle condizioni di dover rispettare le indicazioni del nostro governo: non possiamo rischiare ma abbiamo anche una esigenza, finché non ci sarà impedito, cioè di definire i nostri campionati. La mancata definizione dei nostri organici sarebbe una cosa molto negativa per il nostro calcio”.
C’è l’ipotesi di avvalersi di “zone sicure“? “L’idea è rispettare le strutture in uso alle singole società, se non sarà possibile troveremo soluzioni alternative”.
Luglio, agosto, settembre: c’è un limite per la ripresa del campionato? “Non abbiamo scadenza, la FIFA ha stabilito un principio generale, ci adegueremo alle indicazioni internazionali e del nostro comitato tecnico-scientifico. L’idea comunque è completare i campionati”.
L’importanza sociale del calcio è evidente: pensa possa essere un raggio di sole per l’Italia? “Non lo dico io, è nella storia del calcio italiano: ha sempre rappresentato un momento di aggregazione e passione. Ho sentito tante affermazioni fuori luogo che dobbiamo evitare. Fino a che i nostri esponenti non troveranno un terreno comune sarà tutto più complicato, dobbiamo dare un messaggio di speranza”.