SMART-WORKING
Insomma, la partita è aperta e le parti in causa sono pronte a portare avanti il braccio di ferro, utilizzando qualsiasi strumento a disposizione. Già da dare per scontato, a esempio, che anche l’Assocalciatori ricorra a qualche parere legale di spessore. Magari per dimostrare che anche allenarsi da casa vuole dire fornire una prestazione. Quello dei giocatori in questa fase, insomma, non sarebbe più né meno che una forma di smart-working. Tanto più che gli staff degli allenatori hanno fornito a ogni componente della rosa le schede per allenarsi e le stesse società hanno distribuito attrezzi a coloro che non ne erano provvisti. Senza contare quei club che hanno adottato pure una sorta di forma di controllo sull’attività dei propri atleti. Vale a dire che hanno provveduto ad ottenere le “prove” dell’effettivo lavoro casalingo. Più in generale, sarebbe complicato anche considerare questo periodo come ferie anticipate. Fonte: CdS