TRATTATIVE
Il “factum principis” potrebbe acquisire un peso importante nelle trattative tra i dirigenti e i singoli spogliatoi o i procuratori dei calciatori. L’obiettivo resta sempre quello di arrivare a un accordo senza finire nelle aule giudiziarie. Un’eventualità che la Fifa ha chiaramente detto di non gradire. Inevitabile che pure l’Aic nei prossimi giorni si avvalga di pareri legali di spessore. Nessuno si augura lo scontro cruento, ma la corsa… agli armamenti è iniziata.
FACTUM PRINCIPIS
Il parere di Zaccheo ha corroborato la posizione dura che la Lega ha deciso di assumere da lunedì scorso quando, attraverso una delibera approvata all’unanimità, ha chiesto all’Aic un taglio di 2 mensilità lorde se si tornerà a giocare e di 4 mensilità lorde se invece il campionato non terminerà. Le quasi 60 persone collegate ieri pomeriggio hanno assistito al discorso prendendo appunti perché estremamente interessate. Dal punto di vista giuridico, ha spiegato il professore, i decreti emanati dal governo hanno bloccato l’attività sportiva e hanno impedito agli atleti di svolgere le loro prestazioni. Non sono state le società a impedirle. Si tratta del noto “factum principis” ovvero di una causa di impossibilità oggettiva ad effettuare una prestazione derivante da un ordine dell’autorità. E siccome quest’ultimo esula dalla sfera di controllo del debitore e non gli è imputabile, non c’è obbligo di pagare. Fonte: CdS