Per gli stipendi le indicazioni della Lega di A sono state alquanto chiare: 4 mesi di taglio, se i campionati non riprendessero più, e di due nel caso di ripresa, ma ogni club può accordarsi con i propri tesserati. Quelli del Napoli hanno rispettato in pieno le direttive del club e sono rimasti in città. Tutti. L’intenzione comune è di muoversi con toni distesi sul tema stipendi, vista anche la questione multe ancora aperta. Intanto, secondo le prime indicazioni date dalla commissione medica della Figc la stagione dovrebbe ricominciare in ritiri sanificati in tutta la fase in cui i calciatori dovranno sottoporsi ai test sierologici (i tamponi) e alle visite mediche. Ma per la ripresa effettiva l’ultima parola spetta al governo. In utile dire che dietro le quinte è forte il pressing delle società, che si muovono e con interessi diversi, chi per chiedere di accelerare, chi per attendere e chi preferirebbe proprio non tornare in campo. Da alcune indiscrezioni, una delle ipotesi accreditate prevederebbe che i centri sportivi riaprano il 24 aprile, per la sanificazione e i primi test atletici, con allenamenti regolari solo dal 3 maggio. Ma il via libera potrebbe anche slittare al 4 maggio.
Il Mattino