INCENTIVO E RISOLUZIONE
Per i calciatori che non hanno un contratto pluriennale, ma in scadenza al 30 giugno (o a fine stagione dopo le disposizioni della Fifa), il discorso è più complicato. Loro in teoria potrebbero accettare il taglio (difficile), ma sicuramente non possono spalmare eventuali mesi “scontati” di questo finale di stagione sul 2020-21. Che soluzione potrebbero proporre i presidenti se si trovassero costretti a risparmiare a ogni costo? La risoluzione del contratto immediata con incentivo all’esodo. Ovvero? Potrebbero accordarsi con il giocatore in questione per interrompere in anticipo il rapporto, non schierarlo più alla ripresa del campionato e corrispondergli l’incentivo all’esodo (una cifra da loro pattuita) da versare in futuro, ipotizziamo a settembre, in modo che sia caricato sul bilancio 2020-21. Fonte: CdS