Guglielmo Stendardo: “Il calcio femminile? Grande realtà, ma servono regole diverse”

0

Il calcio femminile in questi anni ha fatto passi in avanti sul piano della visibilità, anche per merito dell’ultimo mondiale. Adesso ci saranno altri gradini da scalare e attraverso Tmw è stato intervistato l’avvocato Guglielmo Stendardo.

Factory della Comunicazione

Quale sarà il futuro del calcio femminile? “Ultimamente è diventato una splendida realtà, ha restituito entusiasmo a tantissimi italiani, ha coinvolto tutti gli sportivi e si è fatto apprezzare per la sua semplicità. Stiamo parlando del calcio femminile, un movimento in continua crescita grazie allo straordinario risultato delle azzurre al recente mondiale”.

Governo e FIGC hanno di recente annunciato di volersi attivare per adeguare la normativa ad un contesto in rapidissima evoluzione… “Un contesto che è migliorato tantissimo, ancor di più dopo l’entrata di grandi club professionistici che hanno investito su un movimento in costante crescita. Servono dirigenti preparati in grado di capire che il calcio femminile non è un peso ma un’opportunità, occorrono riforme strutturali e proposte di sistema affinché il movimento possa crescere per poter progettare un percorso normativo;propositivo e costruttivo”.

E’ assurdo che nessuna donna in Italia prenderà la pensione per aver lavorato nello sport, è d’accordo? “Le atlete e le allenatrici nonché gli allenatori e gli altri operatori uomini del settore,sono professionisti de facto, ma non de iure. È evidente l’assenza di una legge. Sarebbe auspicabile un salario minimo per le giocatrici in Serie A e in Serie B”.

Sarebbero tante le modifiche da apportare, in effetti…

“Vero. Penso ad esempio a una revisione dell’ utilizzo e del tesseramento di solo 9 straniere. Attualmente il numero di tesserate del calcio femminile è troppo basso rispetto ad altri contesti e i risultati in Champions confermano il problema. Aggiungerei una rivisitazione del tetto salariale degli stipendi per essere competitivi con gli altri paesi. Tutte riforme necessarie, soprattutto in tema di tutele e di diritti, che potrebbero promuovere un movimento straordinario e ricco di risorse. Per attuarle, però, occorrono menti, capacità e competenze specifiche in un settore nuovo ricco di possibilità. Pertanto cogliamo dalle avversità che stiamo vivendo delle opportunità incredibili per migliorare un mondo che all’ estero ha già dato tantissime soddisfazioni. Un nuovo mondo che badi all’etica nello sport e non solo al business, che pensi alla Lega Pro e il mondo dei dilettanti”.

La Redazione

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.