GLI ALLENAMENTI
Non amava i tecnici che stanno addosso e quindi lui non lo è. Di questi tempi ha dato delle indicazioni su quello che è giusto fare e non è giusto fare, ma poi sa bene che se uno non vuol farli conosce i trucchi per ingannare. È un sergente di ferro ma ora sa che è un momento in cui, magari, non a tutti piace essere martellati: le famiglie dei calciatori sono quasi tutte altrove, e molti sono alla ricerca di aggiornamenti dell’evoluzione della pandemia nel proprio Paese d’origine. I professionisti, ripete, sanno bene quello che c’è da fare.
Ognuno conosce se stesso, a questi livelli. E sedute tattiche online, al momento, non sono contemplate. Si attende di capire quando e se il campionato riprenderà. Rino, per come è fatto, è pronto pure a giocare a Ferragosto, anche per dare una gioia ai tanti tifosi che hanno voglia di normalità. Immagina che il 3 maggio il pallone resterà ancora chiuso in uno sgabuzzino, prevede che se tutto andrà come spera, di calcio giocato si inizierà a parlare a fine maggio. E allora non c’è fretta per gli allenamenti, in attesa di sconfiggere il nemico invisibile.
Sono il vice Riccio, i preparatori e lo staff medico guidato da Canonico a istruire i giocatori per i circuit training, per il tapis roulant, per come usare la fitball per gli esercizi. Rino è tranquillo: con Riccio e gli altri parla anche tre volte al giorno. Come con Giuntoli e Pompilio. Quando gli viene in mente qualcosa, parte un messaggio vocale personalizzato. Ma senza mettere pressione. Per il resto, conosce le schede personalizzate di ognuno.
Sedute di forza, corsa e mantenimento dell’equilibrio muscolare. Ciascuno ha la sua scheda e deve seguirla, ma senza cani da guardia telematici. Il triennale che De Laurentiis era pronto a offrire a Mendes a Barcellona prima che le cose precipitassero, lo attende nella sede della Filmauro. Il Napoli ripartirà da lui. De Laurentiis ha deciso. E anche Gattuso ha deciso di volersi tenere ancora il Napoli. Fonte: Il Mattino