I CONTI
La confindustria del pallone sa bene che non potrà chiedere molto allo Stato. Forse nulla, vista la situazione economica che ci attende alla fine dell’emergenza sanitaria. Ma hanno una serie di idee da sostenere, consapevole di essere la terza industria del Paese. E che solo di scommesse calcistiche l’Erario incassa circa 250 milioni di gettito fiscale.
Dunque, la Lega chiederà per prima cosa che venga meno il divieto di sponsorizzazione delle imprese di betting (all’estero le società di scommesse non sono messe al bando come da noi) che produce, è la stima della Lega, una perdita in Italia di circa 100 milioni di euro. Dunque, i presidenti non chiederanno sgravi o agevolazioni fiscali ma un intervento netto per modificare la Legge Melandri a proposito della ripartizione dei diritti tv – molti presidenti considerano un cappio questa legge – della costruzione di nuovi stadi senza i vincoli attuali delle amministrazioni locali. Un piano Marshall del calcio italiano, insomma. Fonte: Il Mattino