Su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Giuseppe Furino, ex Juventus:
“Con Boniperti c’era un rituale che si ripeteva da sempre, eravamo abituati alle sue prese di posizione sotto certi aspetti. L’anno in cui perdemmo il campionato era avviato verso la vittoria, ma inevitabilmente successe qualcosa di incredibile e tutto cominciò da una partita col Cesena. Giocavamo a Cesena e nulla faceva pensare che avremmo potuto perdere quella partita, poi perdemmo anche il derby, andammo a Milano e perdemmo anche lì, partite che avremmo vinto nella normalità, ci cascò il mondo addosso ed entrammo in una spirale di crisi che non ci permise di recuperare. Quello che mi fece più male fu quella volta in cui ebbi la convizione che i nostri tifosi erano tanto sportivi, ma non attaccati alla squadra: nei momenti di difficoltà anziché protestare avrebbero dovuto sostenerci. Quando le cose vanno bene sono tutti tifosi, ho nella testa un tifoso che venne all’aeroporto quando tornammo da Bilbao, che voleva abbracciarci e gli dissi “Brutto bastardo se non te ne vai ti spacco la testa con questa Coppa” e lui se ne andò”.