Tarcisio Burgnich: “In simili circostanze il calcio si mette da parte”
Bandiera dell’Inter e della Nazionale. Ma anche difensore di Palermo, Udinese, Juventus e Napoli (dove ha concluso la sua carriera), Tarcisio Burgnich è anche uno dei nomi più celebri del calcio italiano. Oggi vive a Viareggio con sua moglie e visti i tempi che corrono ha deciso anche di rinunciare alle sue canoniche passeggiate sul lungomare.
Lei come la sta vivendo questa situazione? «Nel mio piccolo provo a seguire alla lettera le indicazioni che danno i medici: ovvero stare a casa ed evitare il più possibile gli assembramenti. Dobbiamo tutelare la salute prima di tutto».
E il tempo come passa? «Eh, questa è una bella domanda. Diciamo che mi sono dovuto adattare ai tempi: me ne sto a casa a fare dei lavoretti».
Magari questa può essere anche l’occasione per lei per godersi un po’ in più la famiglia… «Vivo a Viareggio con mia moglie, mentre i miei figli sono in giro per la Toscana. Sono tra Empoli e Pistoia. In questo periodo non li posso abbracciare fisicamente ma ci stiamo arrangiando con i mezzi tecnologici. Parliamo spesso al telefono e facciamo qualche videochiamata, così ho anche l’opportunità di vedere i miei nipotini».
Come si vive in questi giorni nella sua Viareggio? «Da quando ci è stato detto che anche le passeggiate possono essere pericolose non si vede più molta gente in giro. Nemmeno sulla strada che costeggia il mare, che in questo periodo sarebbe molto affollata viste anche le belle giornate di sole».
Lei ha smesso di giocare nel 1977 e di allenare nel 2001 quando ha lasciato la panchina del Pescara: oggi che non ci sono partite nemmeno alla tv, un po’ le manca il calcio? «In questo momento credo che anche il calcio abbia fatto bene a fermarsi. Siamo alle prese con un qualcosa di troppo grosso ed è bene tutelarci il più possibile. Peraltro una partita costituisce l’occasione per mettere insieme tante persone e ora stare insieme vorrebbe dire allungare ulteriormente i tempi dell’epidemia».
Fonte: Il Mattino