Il vice presidente dell’AIC, Umberto Calcagno, ha predicato calma e unità: «Abbiamo bisogno di sostegno da parte del Governo. Il calcio paga 1 miliardo di tasse allo Stato. È importante che qualcosa, in un momento del genere, venga restituito per aiutare il sistema. Tutta la federazione viaggia compatta su questo fronte». Marco Tardelli, candidato alla presidenza AIC, la vede così: «Non credo sia obbligatorio chiedere ai calciatori di decurtarsi lo stipendio e non è giusto imporlo, ma rinunciare a qualcosa potrebbe essere un segnale di vicinanza per i tifosi e per i cittadini che soffrono». Fonte: Cds