Nazionale femminile – Rosucci: «Una vera odissea tornare in Italia»
La Figc e Andrea Agnelli fondamentali per il ritorno in patria delle azzurre
Si legge tra le pagine del CdS – Tutto è bene quel che finisce bene, dice il proverbio. Ma, prima che ci fosse il lieto fine, un po’ di inquietudine c’è stata. La vicenda è quella della Nazionale femminile di calcio, che nei giorni scorsi è rimasta bloccata in Portogallo dopo che il coronavirus è diventato pandemia. A riavvolgere il nastro è Martina Rosucci, calciatrice della Juventus, che ha fatto parte del gruppo azzurro arrivato fino in finale dell’Algarve Cup. Salvo poi non giocarla, visto lo scoppio dell’emergenza Covid-19. Le azzurre hanno deciso di ritirarsi e non affrontare la Germania, per far ritorno al più presto in Italia. «In realtà noi siamo partite che era già scoppiato tutto in Italia – racconta Rosucci a Juventus Tv -. Il Portogallo era uno dei pochi paesi in cui non c’era nessun caso; lì siamo entrate in una bolla, però le nostre famiglie ci chiamavano e raccontavano tutto quanto stesse accadendo. Quando siamo andate in finale c’è stato il picco e noi come Italia abbiamo deciso di rinunciare alla finale per rientrare».
STOP AEREI
Il match con la Nazionale tedesca era in programma mercoledì scorso, 11 marzo, ma la Figc, in accordo con l’organizzazione e la Federazione tedesca, ha deciso di non disputare il match a causa del blocco dei voli aerei deciso dal Portogallo in direzione Italia a partire dal 12 marzo, che avrebbe impedito alle azzurre di tornare secondo il programma prestabilito. L’impresa non è stata semplice, l’organizzazione del volo di rientro si è rivelata una corsa ad ostacoli ben più difficile di quella che aveva rappresentato l’Algarve Cup. L’Italia della ct Milena Bertolini, infatti, aveva superato prima il Portogallo (2-1) e in poi la Nuova Zelanda (3-0), guadagnandosi la finale contro la Germania. Non disputata appunto, per l’emergenza che ha portato al rientro anticipato in Italia. «Ci sono stati dei problemi, ma grazie alla Federazione e al presidente Agnelli siamo riuscite a tornare», spiega Rosucci. Il presidente federale Gravina, in contatto con il ministro dello sport Spadafora e i suoi uffici, ha dato vita ad una task force che ha permesso alle azzurre di rientrare prima della chiusura dei cieli portoghesi. La partenza, inizialmente stabilita da Faro per mercoledì mattina, è stata rinviata al pomeriggio inoltrato. Soltanto a sera la Nazionale ha toccato il suolo italiano con un charter che ha fatto scalo a Torino e Roma. Così, passata l’emergenza, le azzurre potranno tornare in campo per proseguire il gran momento iniziato lo scorso anno in Francia. «Sì abbiamo fatto grandi cose – sorride Rosucci -. Il mondo e l’italia grazie a quel Mondiale si sono accorti del calcio femminile». E, c’è da giurarci, non lo dimenticheranno più.
La Redazione