Ghoulam, Allan, Koulibaly: dove sono finiti i tre pilastri del Napoli?
Tre grandi pilastri di un Napoli non troppo lontano, sembrano aver perso quel ruolo di leader in mezzo al campo. Tutti e tre hanno avuto un’ involuzione, ed ognuno per motivi diversi. Iniziamo dal primo. Ghoulam sulla fascia sinistra era insostituibile, adesso non si hanno più sua tracce. E’ vero che l’infortunio lo ha tenuto fuori per molto tempo, ma in diverse uscite lo abbiamo visto. La domanda che ci si pone è perchè non giochi visto che pare sia stato recuperato. Il suo percorso ricorda quello di Zuniga, da titolare fisso fino al fantasma post infortunio. Ci si augura che il suo destino sia diverso. Passiamo ad Allan, vero polmone del Napoli a centrocampo, vero combattente alla “ringhio” Gattuso. Anche lui non è più quello che conosciamo. Molti sostengono sia in calo perchè gli è stato negato il passaggio al PSG, ma se si ha buona memoria è da dopo la notte del famoso ammutinamento, post Champions, che il suo rendimento è calato, come se avesse perso la fiducia nella sua società e nell’ambiente che lo circonda. Si fa affidamento adesso alla cura Gattuso, sperando che riesca a recuperarlo mentalmente, cosi da ritrovare un nuovo acquisto in mezzo al campo. Chiudiamo con il rebus Koulibaly. E’ dall’inizo della stagione che lo vediamo appannato. Possiamo fare mille riflessioni. Nessuna intesa con Manolas, facendo quasi affermare che la sua vera forza fosse la presenza di Albiol e che, senza lo spagnolo, abbia perso la sua forza come Sansone con i suoi capelli. Oppure, si può pensare che sia vittima di troppa sicurezza nelle sue capacità, e che gli elogi del calcio a livello mondiale, gli abbiano, inconsciamente, fatto credere di essere infallibile a tal punto da fargli perdere la giusta determinazione e la concentrazione che metteva in ogni partita. Fatto sta che il Napoli si sta riprendendo, purtroppo o per fortuna, anche senza loro tre. L’augurio di ogni tifoso o semplice appassionato di calcio è quello di rivederli risorgere con la maglia azzurra che tanto hanno sudato, per trovare il giusto riscatto.
a cura di Danilo Bianchi