La Gestione Ancelotti non ha portato i frutti sperati…Il tecnico pluridecorato non è riuscito a imporsi a Napoli, dopo un anno e mezzo nessun trofeo, nessuna finale e nessuna velleità Scudetto. L’esonero di Carletto era diventato inevitabile.
Napoli-Genk di Champions League 4-0 del 10 dicembre ha sancito l’addio di Ancelotti. Al suo posto Ringhio Starr (come lo ha definito ADL nella conferenza di presentazione), che ha esordito con la sconfitta del San Paolo contro il Parma 2-1. Poi vittoria al Mapei Stadium contro il Sassuolo in zona Cesarini grazie a Elmas chiudendo così un 2019 tutt’altro che memorabile.
Il 2020 di Ringhio è iniziato con 3 sconfitte (Inter, Lazio e Fiorentina) nelle prime 4 gare dell’anno nuovo con una vittoria in Coppa Italia contro il Perugia del 14 gennaio. Poi tre vittorie consecutive contro Lazio (Coppa Italia) e Juve e Sampdoria (Serie A). Gli azzurri sembravano aver assimilato i concetti di Gattuso con una chiara identità in campo.
Poi il 9 febbraio è arrivato il lampo a ciel sereno rappresentato dalla sconfitta al San Paolo contro il Lecce. Da lì il Napoli non ha più perso con 4 vittorie (Inter in Coppa Italia e Cagliari, Brescia e Torino in Serie A) e un pareggio (quello in Champions League contro il Barcellona).
Poi il balletto dei rinvii, porte aperte, porte chiuse. Fino ad arrivare alla sospensione del campionato di Serie A… La squadra di Ringhio aveva iniziato un percorso di crescita dove in 15 partite Gattuso ne ha vinte 9, perse 5 e pareggiata solo una contro Messi &Co. Adesso l‘emergenza Coronavirus ha bloccato non solo il Calcio ma tutti i Paesi, quando il tutto finirà non solo la squadra di Gattuso ma tutte le squadre del mondo si troveranno di fronte uno scenario inedito con campionati da recuperare a giugno/luglio, un Europeo rinviato di un anno (forse)…
A cura di Emilio Quintieri