In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Umberto Calcagno, vice presidente AIC: “Non credo che le Leghe debbano chiedere qualcosa alla UEFA, prenderà decisione da sola, è scontato. La salute prima di tutto, insieme alle direttive dei Governi. Non so dire cosa significherà regolarità dei campionati, fin quando non sapremo se e quando potranno riprendere. Possiamo stare a discutere quanto si vuole sulle possibili opzioni per campionato e campionati Europei. Controlli a tappeto dopo il caso Rugani? No, bisogna solo lasciarli a casa. Rischiano di essere veicolo del virus, abbiamo una priorità a livello sanitario, risolta quest’ultima a quel punto si può tornare alla normalità, ma a quel punto avremo priorità di sistema. C’è bisogno di una linea di demarcazione entro la quale possono concludersi i campionati a quel punto avremo la priorità di dare promozioni e retrocessioni a tutte le categorie. Personalmente ritengo che i campionati nazionali debbano avere una preminenza rispetto a tutto quanto organizzato a livello Europeo. La cosa giusta per me è completare i campionati, seppur a discapito dell’Europeo. Playoff? Non mi piace come idea, ma se saranno l’extrema aratio, è una strada percorribile. Preferisco indiscutibilmente il continuo del campionato. Serie B? Vigorito ha parlato chiaro: bisogna ragionare come sistema, ma non devono prevaricale gli interessi dei singoli. La Fifpro assumerà una posizione sugli Europei ed i calciatori, ma non è giusto che la responsabilità in un sistema di questo tipo, la prendano solo i calciatori. Oggi dobbiamo lavorare non per protestare, ma perché gli altri capiscano. Come mondo sportivo dobbiamo fare come la politica: ragionare di giorno in giorno o settimana in settimana”.