Quello che accadrà da qui al 3 aprile è chiaro ormai a tutti: il pallone smetterà di rotolare. E poi? C’è un’ipotesi estrema che agita il sonno di molti tifosi lungo tutto lo Stivale, uno scenario che allarma molti presidenti. E cioè che, di fronte all’impossibilità di portare a termine la stagione, con il complesso incastro di appuntamenti internazionali, le attuali classifiche vengano cristallizzate, annullando i campionati e ripartendo la prossima estate con gli stessi organici. In buona sostanza, senza retrocessioni dalla A né promozioni dalle categorie inferiori.
«Ma se ciò accadesse il calcio italiano finirebbe nel baratro», spiega l’avvocato Oreste Vigorito, presidente del Benevento e consigliere della Lega B. Biglietto in tasca. Il Benevento è padrone assoluto della B, con 22 punti di vantaggio sulla terza (sono promosse direttamente le prime due) e un conto alla rovescia che dice 9 punti per festeggiare con largo anticipo.
Il cammino della squadra di Inzaghi assomiglia a quello del Monza di Berlusconi e Galliani, con Cristian Brocchi in panchina: +16 sulla Carrarese nel girone A di Serie C, a undici giornate dalla fine. Due squadre che viaggiano a ritmo di record, due cavalcate strepitose che aspettano solo di concludersi con una grande festa. Si spera con i tifosi sugli spalti, si spera in un Paese tornato lentamente alla normalità.
«Ho avuto dei colloqui con Adriano Galliani – spiega il presidente Vigorito – e altri presidenti di Serie A e di Serie B, mi hanno informato dei rumors che stanno circolando su un’ipotesi estrema, e cioè che le autorità, non solo sportive, potrebbero annullare i campionati. Naturalmente, come tutti i cittadini italiani, i presidenti e calciatori si allineano alle decisioni del governo rispetto a un bene prioritario come la salute pubblica. Ma una volta ripristinate le condizioni ottimali bisogna giocare». Fonte: CdS