Vigorito: “Bisogna giocare, l’annullamento per il calcio sarebbe un baratro”

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BARATRO

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In queste settimane di incertezza, mentre la Serie A ballava su recuperi e rinvii, su gare a porte chiuse o su dirette in chiaro, la B è andata in campo compatta. Adeguandosi alle indicazioni di Palazzo Chigi sulle limitazioni al pubblico. Rispetto alla A, dunque, dovrà recuperare meno turni di campionato e non dovrà fare i conti con le coppe europee.

Però nessuno vuole correre rischi: ufficializzando lo stop, il Consiglio Federale dovrà indicare – questa la posizione condivisa da molti presidenti tra B e Lega Pro – anche come saranno rimodulati i calendari. «Bisogna giocare –prosegue l’avvocato Vigorito – perché un eventuale annullamento del campionato comporterebbe per il calcio non dico la scomparsa ma quantomeno ritrovarsi in un baratro dal quale difficilmente tutti noi ci potremo rialzare.

Oltre a una richiesta di danni da parte di sponsor e tv, bisogna pensare anche alla credibilità del sistema Italia, che ne risentirebbe non solo dal punto di vista sportivo. Anche i presidenti di calcio sono imprenditori, non si può immaginare di distruggere aziende che non producono beni materiali ma spettacolo, aziende che soffrono come tutte le altre da un punto di vista economico e finanziario». Fonte: CdS

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