«Una situazione senza precedenti». Basterebbe questo a fotografare la situazione. «Dobbiamo distinguere la “sospensione” dei campionati, che giuridicamente non porrebbe alcun problema se non quello di uno slittamento temporale delle gare, dalla “interruzione” che invece porrebbe termine all’intera competizione sportiva» precisa l’avvocato Cesare Di Cintio, tra i massimi esperti di diritto sportivo.
Cosa accadrà dopo lo stop alla Serie A? «Nessuna norma ci aiuta, siamo in una situazione nuova per tutti in un campionato a girone unico come il nostro. L’unico organo competente ad affrontare la questione è il Consiglio federale insieme con le leghe interessate».
Scudetto, promozione, retrocessione: come si deciderà? «La norma attuale (articolo 49 delle Noif comma 1) stabilisce il vincitore del campionato così come le squadre retrocesse, ma solo nel caso in cui venga completato il calendario. Nel caso di impedimento, con mancata disputa delle gare mancanti, il Consiglio federale dovrà emanare una nuova norma che disciplini il caso di interruzione per “forza maggiore”. Una norma necessaria per decidere non solo se verrà o meno assegnato lo scudetto, ma anche per individuare i criteri di promozione e retrocessione, per designare i soggetti aventi diritto a partecipare alle prossime competizioni europee».
Calciatori e club possono rifiutarsi di scendere in campo? «La salute è un bene primario e chi, come nel caso del Covid19, si sente minacciato ha il diritto di astenersi dallo svolgimento dell’attività sportiva anche professionistica, tanto più in ragione delle ultime disposizioni del governo».
La Figc può chiedere ora lo spostamento degli Europei? «È quello che tutti ci auspichiamo per poter terminare i tornei».
I tifosi con abbonamenti o biglietti singoli possono sperare in un rimborso? «Il biglietto è un contratto tra tifoso e club. Bisogna verificare quali siano le linee guida di ogni singolo club per comprendere se esista o meno una possibilità di rimborso».
Fonte: Il Mattino