La prossima tappa nell’evoluzione del Var è il “Var-light”, il Var leggero. Ovvero un sistema più accurato che permette la rilevazione in tempo reale del fuorigioco. Ci sta lavorando il dipartimento “Tecnology Innovation” della Fifa, che – quando tutto sarà definito – procederà con le prime sperimentazioni nelle leghe minori: l’eventuale introduzione del “Var-light” nei top 5 campionati d’Europa procederà quindi per gradi.
IL VAR-LIGHT
Spieghiamo di cosa si tratta. Oggi la linea del fuorigioco viene rilevata ad episodio avvenuto, con tempi che non consentono di interrompere immediatamente lo sviluppo del gioco. Scena a cui tutti siamo abituati: si fa proseguire l’azione, salvo poi interromperla. Rendere più precisa la rilevazione e di conseguenza eliminare o accorciare questa “bolla temporale” è un obiettivo della Fifa.
Con il Var-light la rilevazione automatica andrebbe a creare una linea perenne. Il tempo di rilevazione nella “Var-room” diventerebbe minimo, la chiamata del guardalinee arriverebbe praticamente subito e non ci sarebbe più bisogno di far andare avanti l’azione. Più rapidità e più efficienza, dunque.
Di questo si è discusso nel recente workshop Fifa a Zeist – nel centro che è l’equivalente della nostra Coverciano – in Olanda, esattamente come si sta lavorando per rendere il Var accessibile a un numero sempre maggiore di federazioni che oggi – per budget ridotti, risorse umane insufficienti o copertura televisiva esigua – non possono utilizzare in pieno lo strumento tecnologico che da un paio d’anni sta cambiando pelle al calcio. Questi – che riguardano il Var – sono i territori di lavoro principali sui quali si sta muovendo la Fifa. Fonte: CdS