Ancelotti: “Vedo l’Everton come vedevo il Napoli, è stato fantastico…”

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Il tecnico dell’Everton, Carlo Ancelotti, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Jamie Carragher per il Telegraph: «È un buon progetto che può crescere. Non sono qui per i soldi, non ne ho bisogno. Il calcio è cambiato, e quindi anche il mio modo di allenare. La mia metodologia di allenamento è completamente differente rispetto a vent’anni fa perché io continuo a imparare. Una squadra con una chiara identità è una squadra limitata. Perché significa che può giocare solo in un modo. Ci sono allenatori che organizzano la squadra per sé non in base ai giocatori così le persone possono dire: “guarda come organizza bene le squadre”»..

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«Non c’è un solo modo di giocare a calcio. Mi piacciono tutti i modi. Il calcio è cambiato molto, c’è più intensità, ci sono più conoscenze tattiche. Quante squadre oggi costruiscono da dietro? Quasi tutte. Per me se vuoi giocare palla lunga e combattere sulle seconde palle, è calcio. Se vuoi giocare catenaccio e contropiede, è calcio».

 «Io vedo l’Everton come vedevo il Napoli. E’ stato fantastico allenare a Milano, a Madrid e Monaco, ma a volte hai la possibilità di far crescere un buon progetto…Sono qui per portare l’Everton nei primi quattro il prossimo anno, e andare in Champions League».

A Napoli i tifosi lo amarono quando si fece espellere contro l’Atalanta, dopo il contatto in area Kjaer-Llorente, per poi criticare l’utilizzo del VAR nell’incontro con gli arbitri. Nell’ultima sfida di Premier, contro lo United è stato espulso nuovamente per un gol annullato alla Var oltre il 90′, ha preso molti punti anche con i tifosi dell’Everton.

Carragher glielo fa notare. Lui sorridendo aggiunge: “È per quello che mi applaudivano, per il cartellino rosso?“.
“Sì – risponde Carragher – vogliono sentire che l’allenatore è lì in campo che combatte per loro”.

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