Vinicius: “Al Real un giorno sei Pelé e l’altro invece…”
«Al Real un giorno sei Pelè, un giorno non vali niente»: ieri Vinicius jr si sarà sentito come il suo grande idolo. E’ stato lui a decidere un Clasico da dentro o fuori, rivelatosi un vero “galactico” perché i due squadroni spagnoli hanno omaggiato alla grande la sfida andata in mondovisione. Ha vinto il Real (2-0, gol di Vinicius e Mariano Diaz), adesso a più uno in classifica e smentendo una tradizione impressionante: il Barcellona aveva vinto sette delle ultime undici gare al Bernabeu.
SPRECO BARCELLONA
Più Barcellona che Real in un primo tempo molto divertente perché giocato su ritmi elevatissimi da entrambe le formazioni: il miglior avvio dei blancos sembrava l’anticamera di un dominio più o meno prevedibile da parte dei padroni di casa, del resto lo svantaggio di meno due in classifica non lasciava altra scelta agli uomini di Zidane. Solo ordinaria amministrazione per Ter Stegen, al contrario del suo collega Courtois, vero protagonista e salva Real.
Intorno al ventesimo minuto il Barcellona ha iniziato con il suo incontenibile possesso palla, qualità assai elevata e un livello del match esaltante. Griezmann s’è divorato prima un gol fatto sparando in curva dal dischetto del rigore, più o meno quello che ha fatto Messi esaltando i pugni di Courtois. Errori non meno gravi di quello di Arthur che ha sparato sul portiere belga del Madrid in uscita una palla che andava depositata in rete.
VINICIUS L’ITALIANO
Per non essere da meno del rivale, il numero uno catalano s’è esibito a inizio ripresa in una parata capolavoro su Isco, un istante prima che Piquè salvasse sulla linea un colpo di testa dello stesso fantasista: tutto questo nel momento di maggior pressione del Real, a conferma che quando c’è un pressing alto e insistito il Barca soffre la situazione e si rintana dietro.
I catalani non sono più riusciti ad uscire dalla propria metà campo con il palleggio pulito ed efficace del primo tempo, subendo la valanga bianca e la velocità di Vinicius jr (destro vincente con deviazione di Piquè). L’attaccante di Rio de Janeiro che guarda sempre l’Italia. “Nemico” dichiarato dell’arbitro Orsato dopo averlo incrociato in Champions: «Ce l’ha con noi, ha il Var e non lo utilizza». Fonte: Il Mattino