A Gli stadi restano vuoti ma le porte non si chiudono. La Lega di Serie A ha deciso di rinviare al 13 maggio le cinque partite che si sarebbero dovute giocare oggi senza tifosi. Prima tra tutte la super sfida scudetto tra Juve e Inter. I bianconeri salvano l’incasso da 5 milioni e il Paese evita un danno d’immagine in tutto il mondo. Un ribaltone arrivato dopo il Consiglio dei Ministri fiume di venerdì e all’inizio di un sabato che ha scatenato caos e polemiche. A vincere è stata la linea portata avanti da parte del calcio con in testa il patron della Juve, Andrea Agnelli preoccupato più dal danno economico che avrebbe subito che da quello possibile a livello sportivo. Una strategia che è stata condivisa dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, dal ministro dello sport, Vincenzo Spadafora e dal numero uno della Figc, Gabriele Gravina. Si è scelta dunque la strada del rinvio pur consapevoli che i recuperi creeranno tantissimi problemi a causa di un calendario intasatissimo.
COPPA ITALIA APERTA
A rendere tutto ancora più caotico la scelta di che vedrebbe Juventus-Milan, gara di ritorno valida per le semifinali di Coppa Italia in programma mercoledì sera all’Allianz Stadium, a porte aperte con il solo divieto di accesso per i tifosi provenienti dalla Lombardia, dal Veneto e dall’Emilia Romagna. Fonte: Il Mattino