Verrà ricordata soprattutto per questo episodio la sua partita, ma ce ne sono stati 89 e poi altri 5, di minuti, in cui Mario Rui ha confermato un sospetto: nelle grandi notti, quando qualcuno scompare, lui si esalta. Sembra adorarle. Non trema mai. C’è sempre. Non è una questione di qualità, non solo, ma di carattere, cuore e orgoglio. Peccato ci sia stato un errore, uno solo, e sia stato fatale. Ma sul gol di Griezmann le responsabilità sono di molti, non solo sue, e comunque i tifosi l’hanno già perdonato. Fonte: CdS