Sarri, corsi e ricorsi storici: la sua è un’ossessione di rigore!

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«In Italia ci sarebbero stati due rigori per noi». Parole e musica di Maurizio Sarri che apre un doppio vaso di Pandora: da un lato quello relativo a un diverso metro di giudizio da parte della classe arbitrale e un altro relativo ai così detti aiutini che in serie A tutti da anni attribuiscono alla Juventus. Sembra che la questione “rigori” non sia una mosca bianca nel Sarri-pensiero che già dopo la sconfitta del San Paolo in campionato contro il Napoli lo scorso 26 gennaio aveva lanciato una frecciatina tra il serio e il faceto. Una tematica che aveva affrontato anche quando era sulla panchina del Napoli. Le parole di Sarri nel post gara contro il Lione hanno immediatamente riportato con la memoria al 2018, quando Buffon alzò la voce del dopo partita. Il portiere della Juventus attaccò duramente l’arbitro Oliver. Una sorta di ricorso storico nel mondo Juve che per la seconda volta nell’arco di appena due anni si è trovata a contestare duramente le decisioni di un arbitro al termine di una gara di Champions League. Il tutto mentre sul web il popolo bianconero è tutto schierato contro l’allenatore che in estate ha preso il posto di Max Allegri. L’hashtag #SarriOut è diventato uno dei topic di maggiore successo sui social. E a questo punto la gara di domenica sera contro l’Inter potrebbe diventare decisiva anche per il futuro dell’allenatore bianconero, che però al momento gode ancora della fiducia da parte della dirigenza.
Il Mattino

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